Turismo enogastronomico in Italia: piace anche ai Millennial
Il turismo enogastronomico nel Belpaese
Il turismo enogastronomico in Italia continua a crescere. L’anno 2018, infatti, si è chiuso con un + 48% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal rapporto annuale sul turismo enogastronomico italiano. Questo significa che chi viaggia, in lungo ed in largo, nella penisola italiana vive esperienze positive rispetto al cibo e alle tradizioni culinarie nostrane.
Uno dei dati maggiormente interessanti è relativo al fatto che quasi tutti gli italiani che decidono di viaggiare nel Belpaese cerchino località caratterizzate da una forte identità gastronomica. Per soddisfare le esigenze di persone sempre più attente a conoscere con precisione la storia dei luoghi e degli alimenti che li caratterizzano è, però, necessario proporre un’offerta all’avanguardia, sotto tutti i punti di vista.
Balza all’occhio, per esempio, il fatto che il 68% degli italiani interessati al turismo enogastronomico nostrano ritenga necessaria la nascita di un museo nazionale dedicato all’enogastronomia.
Il profilo tipo del turista enogastronomico
Il turismo enogastronomico coinvolge, anche se con percentuali differenti, tutte le generazioni. Al primo posto troviamo la cosiddetta Generazione X, di cui fanno parte le persone nate a cavallo tra il 1965 ed il 1980.
Il vero boom, però, è quello dei Millennials, rappresentata dalle generazioni più giovani, con una crescita su base annua pari addirittura all’86%.
Comune è l’obiettivo da parte di queste generazioni: conoscere da vicino il cosiddetto paesaggio gastronomico, ossia il mix di persone, storia, tradizioni ed attività che un utente considera nel momento in cui si trova a scegliere una meta da visitare.
Le principali attività
Cosa fa, in genere, il turista enogastronomico nel momento in cui approda in una località? Diverse sono le attività in cui è impegnato, a partire dalla degustazione di prodotti tipici, senza dimenticare le visite ad aziende agricole o cantine nonché la ricerca di attività ristorative storiche e molto conosciute. Crescono, inoltre, le cosiddette esperienze a tema, con più di un terzo degli utenti interessati al turismo enogastronomico che potrebbe affidare l’organizzazione di tali viaggi tematici ad apposite agenzie.
Regioni, città e paesi maggiormente visitati
Al primo posto tra i paesi maggiormente visitati dagli italiani sul fronte del turismo enogastronomico figura proprio l’Italia. Spagna e Francia si posizionano alle spalle del nostro paese, con un forte dominio delle rispettive capitali Madrid e Parigi nonché di Barcellona.
Tornando al Belpaese, sono ben viste esperienze enogastronomiche principalmente in Sicilia, Toscana ed Emilia Romagna. Se l’analisi si sposta ai capoluoghi italiani, la vittoria spetta a Napoli, Roma e Firenze.
Il turismo enogastronomico visto dagli stranieri
Più della metà dei tour operatori stranieri che organizzano viaggi verso mete gastronomiche italiane preferiscono raggiungere principalmente la Toscana ed il Piemonte.
L’offerta italiana
In che modo si collocano, anche sotto il profilo giuridico, prodotti ed aziende che operano nel settore enogastronomico? In Italia risultano registrati 825 prodotti del settore agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione Geografica Protetta (Igp). Ben 5056 prodotti rientrano, invece, nella categoria Pat, acronimo di Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
Sono, inoltre, quasi 335 mila le imprese attive nel settore della ristorazione, più di 23 mila gli agriturismi ma anche 114 musei a tema nonché 173 strade del vino e dei sapori. Meritano, infine, un accenno anche i numeri sull’impatto dell’enogastronomia italiana sul patrimonio umanitario mondiale. 4 beni enogastronomici (coltivazione della vite Zibibbo ad alberello di Pantelleria, le aree vitivinicole di Langhe-Roero e Monferrato, la dieta mediterranea e l’arte dei pizzaioli napoletani) fanno, infatti, parte del patrimonio tangibile ed intangibile dell’Unesco nonché 2 città creative (Parma ed Alba) della gastronomia Unesco.
Quanto vale il turismo enogastronomico?
Secondo quanto rilevato da Coldiretti, nel 2018 il turismo enogastronomico italiano ha impattato sull’economia nazionale per una cifra che si aggira intorno ai 30 miliardi di euro. 1/3 del budget utilizzato da cittadini italiani e stranieri che hanno visitato mete italiane è stato destinato all’alimentazione. Dal 2008 ad oggi la spesa turistica in ambito gastronomico ha registrato un vero boom, raggiungendo +40%.